Sostitutivi di pasto: consigli per un’assunzione attenta alla salute

Soprattutto durante l’estate, quando il desiderio di guardarsi allo specchio è di piacersi è oggettivamente maggiore e quando è frequente cambiare abitudini alimentari e portare in tavola piatti poco equilibrati, si sente parlare molto spesso dei sostitutivi di pasto.

Su questi prodotti si dice tanto, non sempre con una giusta cognizione di causa sulle loro peculiarità e sui loro effetti.

Introdurre i pasti sostitutivi nella propria quotidianità alimentare può rivelarsi una scelta utile sia per raggiungere l’obiettivo, poco fa menzionato e importantissimo, dei pasti equilibrati, sia per avere un ausilio nel percorso di abbandono di alcune abitudini alimentari poco salutari.

Come ricordano spesso gli esperti di nutrizione che, in questo periodo dell’anno, vengono interpellati sul tema, è innanzitutto essenziale capire il motivo per cui li si sceglie.

Nell’elenco è possibile comprendere, per esempio, il desiderio di non appesantirsi con un pasto completo (quello che conta è che non si parli di pigrizia). 

Cosa dire, invece, in merito ai criteri di scelta? Prima di tutto, è importante sottolineare il fatto di acquistare possibilmente pasti sostitutivi dimagranti farmacia – l’e-commerce di Farmacia CEF, shop online di una cooperativa storica nel settore, è uno dei principali punti di riferimento in merito – così da avere tutte le certezza in merito alla qualità del prodotto.

Chiarito questo aspetto, ricordiamo il fatto di andare oltre al mero apporto calorico.

A fare la differenza, infatti, sono soprattutto i nutrienti presenti. Cruciale è controllare le loro grammature, concentrandosi in particolare sui dosaggi di grassi, proteine e carboidrati. Particolare rilevanza deve essere dedicata al controllo della percentuale di grassi saturi e alla presenza di zuccheri aggiunti.

In generale, è meglio prediligere prodotti con pochi ingredienti. L’adagio “Less is More” è centrale quando si parla della scelta dei pasti sostitutivi. Se ci si trova davanti a etichette ricche di ingredienti, è molto probabile che nella composizione siano presenti coloranti e addensanti. 

Opportuno è anche non fidarsi dei pacchetti standardizzati che propongono pasti sostitutivi che durano diversi mesi e che vengono proposti come perfetti per tutti, a prescindere dagli obiettivi di forma fisica e dall’età. 

L’inclusione dei sostitutivi di pasto nella routine alimentare deve essere altamente customizzata, onde evitare danni al metabolismo potenzialmente irreversibili.

Non vanno sottovalutati mai sintomi come le sensazioni di bruciore alla bocca, tra i segnali di un’intolleranza agli ingredienti del pasto sostitutivo, ed è cruciale non esagerare con i tempi di utilizzo dei prodotti. Ogni due o tre mesi circa, infatti, è opportuno effettuare qualche settimana di scarico ed eliminare il sostituto di pasto (meglio non assumerne più di uno al giorno).

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