L’allarme di Terranostra Nuoro-Ogliastra.
“Dopo 14 mesi siamo giunti allo stremo, sia dal punto di vista economico che da quello psicologico. Solo nella nostra provincia quest’anno abbiamo perso 10 milioni di euro”. È la denuncia che arriva da Terranostra Nuoro-Ogliastra, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti guidata da Franca Cabras, che lunedì ha riunito (a distanza) il proprio Consiglio di amministrazione. È stato stilato un documento con una serie di richieste da recapitare agli assessori regionali all’Agricoltura, Turismo e Ambiente.
“Le aziende agrituristiche sono luoghi dove il benessere psicofisico delle persone assume un ruolo centrale, – si legge nel documento di Terranostra Nuoro-Ogliastra -, non si è tenuto conto minimamente della specificità delle nostre aziende che operano in zone isolate, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e soprattutto con ampi spazi all’aperto. Sono luoghi sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza. Con l’applicazione dei protocolli che abbiamo adottato ad inizio pandemia, dopo aver sostenuto costi onerosi, si sarebbero potute svolgere, in sicurezza, tutte quelle attività che un’azienda multifunzionale è in grado di garantire”.
“Le aziende agrituristiche non possono essere considerate potenziali luoghi di contagio, – continua il documento -, ma al contrario luoghi che consentono di godere delle attività all’aperto in maniera controllata e, allo stesso tempo, eviterebbero assembramenti nei parchi cittadini, nelle piazze o nelle case”.
Terranostra Nuoro-Ogliastra guarda anche oltre, proponendo collaborazioni virtuose con quelle attività che come gli agriturismi rischiano il collasso, come lo sono gli operatori dello spettacolo: “Si potrebbero organizzare attività congiunte in spazi all’aperto ed in piena sicurezza, cosi come pensiamo a collaborazioni con scuole e comuni per realizzare percorsi con le fattorie didattiche, oggi più che mai valida opportunità per garantire attività scolastiche ed extrascolastiche sempre in tutta sicurezza”.
In questi mesi la burocrazia ha appesantito ulteriormente una situazione già di per sé insostenibile, che Terranostra ha cercato di alleviare con il proprio supporto: “La priorità per le nostre aziende è la ripartenza, riprendere a lavorare e programmare senza l’incertezza delle chiusure improvvise. L’aprire e chiudere sta compromettendo il nostro futuro mentre gli indennizzi, sia statali che regionali, si sono rivelati totalmente inadeguati e inesistenti, visto che molte aziende non li hanno nemmeno percepiti, costrette ad accedere alle piattaforme con graduatorie e click day”.
“Vista questa situazione ormai insostenibile e intollerabile Terranostra Nuoro-Ogliastra ha deliberato queste richieste da presentare in Prefettura a Nuoro e recapitarle all’assessore all’Agricoltura, al Turismo e all’Ambiente: rimodulare o meglio annullare i tributi locali, ricadenti nel periodo della pandemia, richieste già inoltrata da Coldiretti Nuoro-Ogliastra ai 101 comuni della Provincia; estendere anche alle aziende agricole gli indennizzi per le perdita dovute al mancato trasferimento dei propri prodotti alle collegate aziende agrituristiche; urgente semplificazione del sistema burocratico con l’abbattimento dei tempi per le istruttorie. Richieste che, se non dovessero trovare risposte, ci costringeranno a pensare a nuove e più forti iniziative”, conclude il documento.