Curava il cancro con gli ultrasuoni, pena ridotta al medico di Tertenia

Ridotta la condanna all’ergastolo al medico di Tertenia.

I giudici della Corte d’assise di appello di Cagliari hanno ridotto la condanna di Alba Veronica Puddu, ex medico di Tertenia di 53 anni, accusata di omicidio volontario aggravato, circonvenzione di incapace e truffa per aver promesso di curare i tumori con gli ultrasuoni.

In parziale riforma rispetto all’ergastolo inflitto in primo grado, la corte ha riconosciuto alla donna un parziale vizio di mente e la prescrizione dei reati minori, confermando però la provvisionale sui risarcimenti. Alla fine, la condanna è stata fissata a 18 anni di carcere.

Le richieste del procuratore generale Luigi Patronaggio sono state accolte: egli aveva chiesto una revisione dell’ergastolo ma comunque la condanna dell’imputata, che nel frattempo è stata radiata dall’ordine dei medici. Gli avvocati difensori si riservano la possibilità di ricorrere in Cassazione dopo aver preso visione delle motivazioni della sentenza.

La perizia psichiatrica disposta dalla Corte, affidata al professor Elvezio Pilfo, esperto noto per il caso di Annamaria Franzoni e più di recente nel processo ad Alessia Pifferi, ha stabilito la parziale incapacità dell’imputata di intendere e di volere, pur considerandola “socialmente pericolosa” e incapace di esercitare la professione medica. L’indagine era scaturita da un’inchiesta della trasmissione Le Iene nel 2017, che aveva segnalato casi di malati oncologici che avevano abbandonato le terapie tradizionali per seguire quelle proposte dalla Puddu.

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