Dopo la strage di Nuoro arrivano fondi ai centri antiviolenza

Finanziamenti della Regione dopo la strage di Nuoro.

Dopo gli ultimi femminicidi in Sardegna, compreso il caso più recente, ovvero la strage avvenuta a Nuoro, la Regione rafforza le tutele per le donne vittime di violenza. In particolare, la giunta regionale, su proposta dell’assessore Bartolazzi, ha rafforzato le risorse ai centri antiviolenza, che sono 12 in tutta l’Isola.

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La Sardegna ha un numero preoccupante di femminicidi e risulta tra le regioni più colpite dal fenomeno. Nel 2020 era al secondo posto in Italia, mentre nel 2024 sono state 6 le donne assassinate nell’Isola, con l’omicidio di Giusy Massetti e Martina Gleboni, a Nuoro, per mano del marito e padre.

Le risorse dalla Regione.

La giunta regionale, su proposta dell’assessore Bartolazzi, ha deliberato di destinare le risorse residue del 2024, pari a 420.000 euro, e di riassegnare 170.000 euro non utilizzati dal DPCM 2016, originariamente destinati allo sviluppo di sistemi informativi. Nel dettaglio, 240.000 euro verranno stanziati per potenziare il sistema di accoglienza in emergenza delle donne vittime di violenza, distribuendo 20.000 euro a ciascuno dei 12 centri antiviolenza presenti in Sardegna. Bartolazzi ha sottolineato che l’iniziativa rientra nel progetto di implementazione della Rete Regionale Antiviolenza.

La delibera prevede anche 98.000 euro per l’assistenza e la gestione del Sistema Informativo Politiche Sociali (SIPSO), destinato a migliorare il monitoraggio e la rendicontazione delle attività dei CAV, semplificando il lavoro per i beneficiari. Inoltre, 147.000 euro, provenienti dai fondi statali del DPCM 2016, verranno utilizzati per ulteriori interventi legati al SIPSO.

Tutele agli orfani di femminicidio.

Anche in Sardegna molti bambini e minori sono rimasti orfani di femminicidio, l’ultimo dei quali è il 14enne , che ha perso tutta la famiglia per mano del padre a Nuoro. Sempre all’interno della stessa delibera, vengono previsti interventi per gli “orfani speciali”, i figli di vittime di crimini domestici, con un’attenzione particolare ai casi di femminicidio. A tale scopo, sono stati stanziati 82.000 euro per il progetto “RESPIRO”, che fornirà supporto psicologico ai minori colpiti, distribuendo le risorse tra gli “Ambiti Plus” in base al numero di orfani nel territorio. La Regione si impegna a garantire la continuità del sostegno anche nel 2025, con un contributo specifico alla formazione delle forze dell’ordine.

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