La grave situazione della siccità nel Nuorese.
La provincia di Nuoro è ancora in piena siccità e si spera che le piogge previste nelle prossime ore possano colmare i bacini idrici. Le restrizioni sull’erogazione idrica sono state confermate per salvaguardare le scorte dei bacini di Olai e Govossai comunque, nel caso in cui non si verificassero precipitazioni significative.
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Il presidente del Cda di Abbanoa, Giuseppe Sardu, ha evidenziato che, senza piogge e senza limitazioni, l’acqua disponibile per i comuni serviti dai due invasi basterebbe solo per i prossimi quattro mesi. Per questa ragione, a partire da lunedì 27 gennaio, nei comuni serviti dall’acquedotto di Jann’e Ferru – Nuoro, Bolotana, Fonni, Gavoi, Lei, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Oniferi, Orgosolo, Orani, Orotelli, Ottana, Sarule e Silanus – saranno applicate chiusure dell’erogazione idrica a giorni alterni. I comuni di Dorgali e Oliena, invece, saranno esclusi dalle restrizioni, poiché alimentati direttamente dalla sorgente di Su Gologone.
Nel capoluogo della Barbagia si sono tenuti due incontri con le associazioni di categoria e con i sindaci, dove sono state illustrate le attività necessarie per affrontare questa siccità. Agli incontri hanno presenziato l’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Giuseppe Ciccolini, il presidente dell’Egas, Fabio Albieri, e i vertici della Protezione civile regionale.
Presente anche l’assessora regionale all’Ambiente e alla Protezione civile, Rosanna Laconi, la quale ha dichiarato che la criticità idrica nel territorio non rappresenta un’emergenza temporanea, ma un problema cronico che richiede interventi strutturali.
È stata sottolineata l’importanza del censimento degli accumuli per ottenere una mappatura precisa delle strutture disponibili. Inoltre, particolare attenzione è stata garantita al comune di Nuoro, mentre Abbanoa sta cercando fonti alternative, tra cui pozzi e sorgenti.
Sono in corso interventi per massimizzare l’utilizzo delle risorse idriche disponibili nei due invasi. Attualmente è operativo un sistema di pompaggio che consente di convogliare verso il potabilizzatore di Jann’e Ferru l’acqua disponibile nel lago Govossai, caratterizzato da una maggiore capacità di riempimento. Per l’invaso di Olai, che presenta livelli particolarmente critici, verrà realizzata una presa con zattera per attingere acqua anche al di sotto dell’attuale livello di presa della diga.
È stata annunciata un’accelerazione delle procedure per interconnettere i due invasi, così da trasferire l’acqua in eccesso dal piccolo bacino di Govossai verso Olai, che dispone di una capacità di invaso di 14 milioni di metri cubi. Attualmente, i due invasi contengono circa 4 milioni di metri cubi d’acqua, una situazione che ha portato l’allerta al “livello di pericolo”. Le autorità stanno monitorando costantemente la situazione, sperando in effetti positivi dalle precipitazioni attese nei prossimi giorni.