Gli interventi del Piano delle periferie a Nuoro.
Non solo grandi opere che cambieranno il volto della città di Nuoro: tra gli interventi previsti dal Piano delle periferie ci sono anche quelli mirati a risanare, valorizzare e rendere fruibili i cortili delle ex case Area, oggi private. Il tutto con la partecipazione attiva dei residenti. Animato da questo spirito, nel condominio tra via Piemonte e via Liguria, lunedì si è svolto il primo di un ciclo di incontri che si terranno anche negli altri stabili interessati. Per l’amministrazione erano presenti il vice sindaco Fabrizio Beccu, le assessore ai Servizi sociali e al Verde urbano, Fausta Moroni e Eleonora Angheleddu e il pool di professionisti incaricati per pianificare l’intervento.
L’idea di fondo è quella di coinvolgere i cittadini nella progettazione ed esecuzione degli interventi. Saranno solo loro, infatti, a decidere la tipologia di opere da realizzare secondo le proprie esigenze, basate principalmente sulla presenza numerosa o meno nei condomini di anziani, bambini, giovani. Questo per stabilire se nelle aree interessate sia opportuno dedicare più spazio al gioco o alla sosta (panchine, pergolati), allo svago ricreativo (come rappresentazioni teatrali, reading o musica) o mettere a dimora nuove piante. Da parte loro, il Comune e i professionisti metteranno a disposizione dei residenti i materiali necessari (tutti ecologici) e il supporto tecnico per la realizzazione dei progetti, grazie all’organizzazione di appositi laboratori di falegnameria, giardinaggio e altre attività, a seconda del progetto che si intende mettere in pratica.
“Siamo di fronte a una rivoluzione nel modo di pensare gli interventi pubblici – dichiara il sindaco Andrea Soddu -. I cittadini, che di solito si limitano a fruire delle opere dopo che queste vengono realizzate, diventano protagonisti della fase progettuale e dell’esecuzione. È il modo migliore per pensare e costruire insieme la Nuoro del futuro, fondata su socialità, sostenibilità e cura dell’ambiente. Spazi che oggi sono destinati per lo più a parcheggi per le auto, diventeranno luoghi sicuri di aggregazione per bambini, giovani, famiglie e anziani”.