Nel mirino della Procura di Torino i P38 col nuorese Astore
I loro riferimenti alle Br da due anni creano polemiche e ora i quattro membri dei P38 sono indagati per istigazione a delinquere, tra loro il nuorese Astore. Anche la figlia di Aldo Moro aveva presentato un esposto per denunciare le lodi alle Br arrivate dai tre trapper e il producer che hanno dato vita ai P38-la gang. Con nomi d’arte e volti coperti da passamontagna hanno dato vita a un progetto di musica militante con espliciti richiami agli anni di piombo. Dopo le prime indagini e le polemiche avevano annunciato l’uscita di scena. A giugno un post su Instagram diceva: “Il progetto P38 è giunto al termine” e spiegava le difficoltà sopportare la tempesta mediatica e i controlli della Digos. Il post era accompagnato dal messaggio “scappiamo nel buio torniamo nel niente”.
Nell’ultimo mese su Youtube sono arrivati nuovi pezzi, ma col nome del solo Astore. È lui il 27enne trapper nuorese che ha dato vita al progetto assieme a Yung Stalin, messinese che vive a Bologna, il 23enne milanese Jimmy Pentothal e il producer Papa Dimitri, 34enne bergamasco. La Procura di Torino a aperto un’inchiesta su di loro e i pm Enzo Bucarelli e Paolo Scafi stanno scavando nel mondo P38 con sullo sfondo la stella delle Brigate rosse. I carabinieri e la polizia hanno effettuato perquisizioni a Torino, Bologna, Bergamo e Nuoro.