Le dichiarazioni del fratello di Mirko Farci.
“Avevamo paura del comportamento di Shadid”. Ad pronunciare queste parole il fratello di Mirko Farci, Lorenzo, presente in aula alla Corte d’Assise di Cagliari per la prima volta. Il giovane ha raccontato di sentirsi costantemente minacciato, rivelando anche la paura del fratello minore.
“Mio fratello non rispondeva più al citofono per non ritrovarselo in casa”, ha detto il 24enne durante l’udienza di oggi riferendosi al comportamento aggressivo dell’assassino del 19enne. Il 30enne pakistano è accusato anche del tentato omicidio della sua ex Paola Piras avvenuto l’11 maggio 2021 nella loro casa di Tortolì, in Ogliastra. Nel 2019 Lorenzo Farci, fratello della vittima, si trovava a Milano per studi e, ha riferito, che quando rientrò per le vacanze di Natale disse alla madre di non far entrare in casa il nuovo compagno.
Malgrado la madre ascoltò il consiglio di suo figlio, l’uomo si presentò a casa con atteggiamento provocatorio nei confronti del fratello della vittima. A riferire questo particolare sempre Lorenzo Farci, che aveva cominciato a farsi sentire più spesso con Mirko mentre il fratello maggiore aveva cercato di evitare in tutti i modi i contatti con Masih Shadid.
Nel dicembre 2020 il pakistano tentò di strangolare la sua ex compagna, fatto per il quale è stato condannato a 3 anni di reclusione per stalking e maltrattamenti. Questo episodio intensificò ancora di più la preoccupazione dei figli della donna. In aula era presente anche un amico marocchino del 30enne e lo psichiatra della difesa, che ha visitato l’uomo considerandolo infermo di mente. La Corte ha però respinto la richiesta di perizia psichiatrica chiesta dal difensore Federico Delitala. La data della prossima udienza è fissata all’1 febbraio per la discussione finale.