Nuoro in lutto per l’ultimo saluto alle vittime della strage

I funerali delle quattro vittime della strage di Nuoro.

Dolore a Nuoro nel giorno dei funerali delle quattro vittime della strage del 25 settembre, ad opera di Roberto Gleboni, operaio 52enne, che ha ucciso la moglie, due figli e poi, dopo aver freddato il vicino si è recato anche nella casa dell’anziana madre con l’intenzione di ucciderla, per poi togliersi la vita nella casa della genitrice.

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Nessuna cerimonia per l’omicida-suicida, il cui funerale si è svolto in forma privata, mentre il Comune ha proclamato il lutto cittadino per Giusy Massetti, Martina, Francesco Gleboni e Paolo Sanna, vittime della furia dell’operaio Forestas.

Chi era Paolo Sanna, il vicino di casa ucciso.

Questa mattina si è tenuto il funerale di Paolo Sanna, il vicino ucciso da Roberto Gleboni dopo aver sterminato la moglie, due figli, ferito il terzo e poi sparato all’anziana madre, prima di suicidarsi. La cerimonia funebre si è tenuta alle 11 nella Cattedrale di Nuoro, da don Giovanni Chessa.

Sanna si trovava fuori a sistemare un contatore perché, a causa del temporale, era saltata la luce nel suo appartamento di via Ichnusa, dove viveva con sua moglie. Qui è stato sparato alla testa da Roberto Gleboni ed è morto dopo ore di agonia nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Nuoro.

La vittima aveva 69 anni ed era da poco andato in pensione dopo aver lavorato alla Asl di Nuoro. Appassionato di musica, padre di due figlie che vivono a Milano, è ricordato come un uomo molto gentile. I suoi organi sono stati donati.

I funerali della moglie e dei figli uccisi da Gleboni.

Alle 15:30, di questo pomeriggio, nella chiesa di San Domenico, si è tenuta la cerimonia funebre di Giuseppina Massetti, 43 anni, e i suoi figli Martina e Francesco, 24 e 10 anni. Tre bare bianche e tantissimi conoscenti delle tre persone, uccise dal marito e padre Roberto Gleboni. La moglie è ricordata come una donna tranquilla e riservata. Non era ancora maggiorenne quando ha dato alla luce la primogenita Martina e successivamente si è sposata con l’operaio di Forestas.

Giusi, moglie e madre esemplare, si è sempre dedicata alla famiglia, ma faceva qualche lavoretto per integrare lo stipendio del marito. La 42enne, stando ai racconti di conoscenti, sognava di essere economicamente indipendente dal marito. Martina, la figlia maggiore, anch’essa uccisa da Gleboni, si era laureata da poco all’Università di Sassari e aveva dedicato la sua tesi anche al padre omicida. La vittima più piccola della strage, Francesco, studiava all’Istituto Comprensivo Nuoro 3 “Maccioni-Deledda”, dove frequentava la quinta elementare.

Le indagini.

È ancora ignoto il movente che ha portato Roberto Gleboni a uccidere il vicino e sterminare quasi tutta la famiglia, assassinando la moglie e due figli, ferendo un altro figlio e sparando anche contro sua madre, prima di togliersi la vita. Dalle autopsie è emerso che l’uomo si è accanito in particolar modo sulla moglie, Giuseppina, raggiungendola con 4 proiettili.

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