Il processo per l’omicidio di Tortolì.
Il killer del terribile omicidio di Tortolì, che è costato la vita al giovane Mirko Farci, dopo aver ferito la madre Paola Piras, è a processo anche per stalking e maltrattamenti domestici. Dopo le repliche delle parti civili e della difesa, il gup del tribunale di Lanusei ha aggiornato l’udienza al 7 giugno per la sentenza nei confronti di Masih Shahid.
Il 30enne pakistano è sotto processo con rito abbreviato con le accuse di stalking e maltrattamenti ai danni dell’ex compagna. L’uomo si trova nel carcere di Uta per aver ucciso il figlio della donna e per aver accoltellato e lasciato in fin di vita la sua ex l’11 maggio scorso. Per questi fatti l’uomo si dovrà presentare alla Corte d’Assise a Cagliari il 13 aprile 2023.
I nuovi contestati al giovane risalgono al periodo che va dal novembre 2019 al dicembre 2020, quando l’uomo avrebbe costretto la sua ex a isolarla dal mondo e l’avrebbe insultata e minacciata di morte. Shadid avrebbe anche picchiato la Piras, stringendole le mani al collo nell’ultimo incontro tra i due.
L’imputato oggi non era presente, mentre Paola Piras, la mamma del 19enne ucciso sì. Nell’udienza precedente, la pm aveva sollecitato per l’uomo una condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione per stalking e maltrattamenti. Alla richiesta si erano associate anche le parti civili, mentre difensore di Shadid aveva chiesto una perizia psichiatrica sul suo assistito, ma il giudice non si è ancora pronunciato in merito all’ottenimento.
Stamattina il legale del 30enne pakistano ha sollecitato la derubricazione del capo di accusa a singoli episodi di violenza, a causa dei problemi psichiatrici dell’imputato chiedendo il minimo della pena per le condizioni di vita disagiate in cui viveva e scuse chieste dall’uomo a Paola Piras nel corso dell’ultima udienza. Il 20 aprile scorso il pakistano aveva tentato il suicidio in carcere, ma grazie al suo compagno di cella gli agenti penitenziari gli hanno salvato la vita.