Dissequestro dei beni e pensione per Mesina.
Chiesto il dissequestro dei beni per Graziano Mesina e sì al riottenimento della pensione, ma in via cautelativa. Il latitante il prossimo 8 febbraio comparirà davanti al gip di Oristano per la prima udienza relativa all’istanza di dissequestro dei beni bloccati al momento del suo arresto, il 18 dicembre scorso.
Il noto latitante riavrà anche la sua pensione sospesa dal momento della sua latitanza. Lo ha deciso l’Inps di Nuoro, accogliendo la richiesta dei due legali del 79enne. Per quanto riguarda il dissequestro dei beni, la difesa di Mesina chiede anche la restituzione dei 6mila euro in contanti rinvenuto al momento della sua cattura. I suoi beni sono stati sequestrati nel procedimento per favoreggiamento che aveva portato all’arresto degli allevatori Antioco Gioi e della moglie Basilia Puddu, proprietari della casa in dove Mesina era nascosto.
Quella del riottenimento della pensione di anzianità è stata una battaglia legale presentata dalle legali dell’ex latitante, che avevano chiesto anche le mensilità arretrate e non versate. L’Inps aveva chiesto un parere della Procura di Cagliari, la quale aveva emesso il decreto di revoca. La riammissione della pensione è arrivata solo con una seconda istanza in via cautelativa. L’istituto di previdenza, però, non concederà gli arretrati, ovvero le 17 mensilità, quelli del periodo di latitanza.