L’udienza per la morte dei fratelli Pintor in tribunale a Nuoro.
Oggi a Nuoro si è aperto il processo contro l’Anas in seguito alla morte dei fratelli Francesco e Matteo Pintor, uccisi da un guardrail irregolare. Nel processo davanti alla giudice civile Francesca Lecis, l’azienda è stata chiamata in causa dal loro cugino, Alessandro Satta, il giovane di Pattada che il 25 dicembre 2017, era in auto con loro quando finì contro un guard-rail sulla statale 129.
Anche Annarita Doneddu, madre di due fratelli morti nell’incidente, era in tribunale a Nuoro per il processo civile contro l’Anas. L’Anci Sardegna e #AdessoBasta, fondata dal fratello Giovanni Pintor, hanno chiesto di partecipare al processo per ottenere il riconoscimento delle responsabilità e migliorare la sicurezza stradale. Doneddu denuncia che i guard-rail pericolosi non sono stati rimossi. Gli avvocati sostengono che Anas possa essere obbligata a intervenire per adeguare le infrastrutture alle normative.
Nell’udienza si cerca infatti di affermare diritti e un modus operandi che, se non in grado di fermare del tutto le stragi sulle strade, possano almeno ridurne notevolmente il numero. Giovanni Pintor, fratello delle due vittime, è il fondatore dell’associazione #Adesso Basta, che insieme all’Anci Sardegna ha deciso di prendere parte al processo con l’intervento adesivo disciplinato dal codice civile. Dopo un’udienza di circa due ore, la giudice si è riservata di accogliere le richieste avanzate dai legali in rappresentanza di Anci e di #Adesso Basta.