La richiesta della ferrovia a Nuoro.
Il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, ha scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi a cui ha chiesto un incontro per rappresentare l’urgente necessità di affrontare e risolvere l’insopportabile divario infrastrutturale che condanna la città di Nuoro, unica tra le principali città medie della Sardegna e dell’Italia intera a non essere servita da una linea primaria di collegamento ferroviario. Carenza che penalizza non solo il capoluogo, ma tutto il centro Sardegna. La questione, inoltre, verrà affrontata al ministero dei Trasporti, su esplicita richiesta dei deputati del Movimento 5 Stelle Alberto Manca e Nardo Marino. Una presa di posizione decisa che arriva quasi in contemporanea con la nuova stazione di Olbia.
La lettera del sindaco.
“Da decenni – ha scritto il sindaco Soddu – reclamiamo una tratta ferroviaria adeguata alla modernità, che possa agevolmente collegare il nostro capoluogo agli altri territori dell’Isola e ai nodi trasportistici fondamentali, quali porti e aeroporti. Invece, dopo anni di dibattiti, iniziative, convegni e sogni, fruiamo ancora di una lentissima ferrovia secondaria a scartamento ridotto così come nell’Ottocento. Oggi la realizzazione di una nuova tratta ferroviaria sarebbe possibile grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza e degli interventi sulla coesione, in cui rientra appieno per le finalità e gli obiettivi che si prefigge, ma da cui finora è rimasta tagliata fuori“.
Alla lettera è stato allegato la scheda di progetto, valutata insieme ai docenti dell’Università di Cagliari e già sottoposta più volte all’attenzione della Regione, affinché fosse utilmente e prioritariamente sottoposta agli organi deliberanti sul Pnrr. Ora sarà inviata anche ai ministri competenti per le infrastrutture, la coesione e le autonomie locali, nonché ai parlamentari eletti in Sardegna. Il progetto prevede tre diverse fasi di intervento. “Il primo, quello a più breve termine e che ci preme vedere subito realizzato – ha illustrato Soddu nella nota – prevede la riqualificazione della tratta ferroviaria esistente che raccordi Nuoro con la ferrovia a scartamento ordinario gestita da Rfi. Si tratta dell’intervento che avrebbe i tempi di realizzazione più veloci: trattandosi di un adeguamento dell’esistente, non necessita infatti di specifici adempimenti amministrativi e autorizzativi. Complessivamente, tra progetto, approvazione e esecuzione dell’opera, i tempi di realizzazione sono stimati in circa 4 anni e mezzo, con un costo di circa 114 milioni di euro. In tutto sono 55 chilometri di infrastruttura che avrebbero una importantissima ricaduta economica e sociale su tutto il territorio e sulla Sardegna”.
La mobilitazione del Movimento 5 Stelle.
La questione ferroviaria in Sardegna mobilita anche i deputati del Movimento 5 Stelle Alberto Manca e Nardo Marino: “Tra qualche tempo i sardi potranno viaggiare lungo la tratta Cagliari- Sassari impiegando mezz’ora in meno rispetto al tempo necessario oggi, circa 3 ore. Dire che forse si ridurrà il tempo di percorrenza di mezz’ora è una presa in giro nei confronti dei sardi che viaggiano ogni giorno, si passerebbe da 60 a 70 chilometri all’ora di velocità media. Nel mese di agosto 2021 il presidente Christian Solinas ipotizzò un tempo di percorrenza di due ore al massimo tra Cagliari e Sassari. Oggi scopriamo che si risparmierà solo mezz’ora su 3 ore”.
A dar risposte non è una società delle Ferrovie dello Stato, ma devono essere il governo e la Regione. Infatti dotare la Sardegna di una moderna ed efficiente struttura ferroviaria è una priorità nazionale secondo i deputati pentastellati.
La questione al ministero dei Trasporti.
“Ci impegneremo, visto il vuoto di iniziativa della Regione, per una iniziativa che porti la questione ferroviaria sarda fino al ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, iniziativa che sarà aperta anche alle altre forze politiche – proseguono i deputati -. Si parla di potenziamento del doppio binario nel sud Sardegna, di lavori per la realizzazione del collegamento con l’aeroporto Olbia – Costa Smeralda, lavori che avverranno utilizzando le risorse del Pnrr per un totale di 398 milioni di euro. Da quanto si evince le risorse saranno utilizzate principalmente nei pressi di Cagliari ma non si fa cenno a quali lavori, se programmati, saranno realizzati nel Nuorese, ad esempio, o nella tratta tra Oristano e Sassari“.
L’idea dei deputati sarebbe quella di partire subito con la progettazione attraverso un primo studio di fattibilità del raddoppio e la velocizzazione del collegamento tra i tre porti, Porto Torres, Olbia e Cagliari e con il completamento dei collegamenti ferroviari con tutti i porti e gli aeroporti, peraltro presenti nelle osservazioni al contratto di programma Stato-Rfi approvate dalla commissione Trasporti. Questo permetterebbe il passaggio delle merci facendo diventare la Sardegna e i suoi porti l’hub per il transito tra le sponde del mediterraneo. Attorno alla dorsale principale si potrà così riorganizzare e ristrutturare il trasporto locale.