Due anni di reclusione per l’autista che usava il cellulare e travolse un 70enne sulla 131
Era alla guida di un pullman dell’Arst, ma stava usando il cellulare e ha travolto un uomo sulla 131 nel Nuorese, condannato a 2 anni. Ha patteggiato la pena di due anni di reclusione, con la sospensione condizionale, Salvatore Cadoni, 40enne di Olbia. L’autista dell’autobus accusato e ora anche condannato per aver causato un incidente mortale, il 21 dicembre 2023. La vittima era Serigne Gueye, commerciante ambulante di settant’anni di origini senegalesi ma che risiedeva da tanti anni a Torpè, nel Nuorese. All’imputato è stata anche ritirata la patente di guida.
La dinamica dell’incidente
Il terribile sinistro è accaduto in serata, alle 20.30, lungo la Statale 131 dcn, lungo la corsia nord, per Olbia, all’altezza del chilometro 75+100. A breve distanza dal bivio di Lula, nel territorio dello stesso comune del Nuorese. Gueye ha avuto la sventura di restare in panne con il suo furgone Ducato per un’avaria. Ha accostato il più possibile il mezzo sul lato destro della carreggiata, all’interno della banchina bitumata. Solo gli pneumatici lambivano la striscia longitudinale continua di margine, ed è sceso dall’abitacolo per verificare il guasto. Nell’immediatezza, tutto si è consumato in uno spazio di tempo brevissimo, alcuni automobilisti in transito hanno scorto l’autocarro fermo e l’hanno evitato senza problemi. Non così purtroppo Cadoni, che viaggiava in direzione Olbia alla guida di un autobus Iveco Crossway dell’Arst, con un passeggero a bordo.
L’autista, che non ha lasciato traccia di frenata, a conferma che non ha proprio visto il mezzo fermo. Ne ha dapprima urtato la fiancata sinistra con la parte anteriore destra del suo bus e poi ha finito anche per travolgere Gueye. Che in quel frangente si trovava accanto al suo Ducato. In seguito all’investimento, particolarmente violento come si è potuto evincere anche dai danni materiali riportati dal “muso” dell’autobus, il settantenne è stato prima caricato sulla parte spigolare anteriore destra di quest’ultimo e ne ha sfondato il parabrezza. Quindi è stato sospinto contro la portiera del suo stesso furgone, e infine è volato ad alcuni metri di distanza, rovinando sull’asfalto, mentre il bus ha continuato la sua corsa prima di arrestarsi per altri 115 metri. Una serie di impatti tremendi che non hanno lasciato scampo all’immigrato, deceduto praticamente sul colpo.
Le riprese a bordo dell’autobus
Ad aggravare la posizione del conducente del mezzo di servizio è la disamina da parte della Polizia Stradale di Nuoro. Che ha effettuato i rilievi, delle immagini estrapolate dall’impianto di videosorveglianza installato nell’autobus da cui è emerso che nell’orario in cui è accaduto il sinistro l’autista ha fatto uso in più occasioni del suo telefonino, in particolare proprio dalle ore 20 e 27 minuti alle ore 20, 29 minuti e otto secondi, momento in cui si sente un forte rumore, quello del botto dell’incidente, e pochi secondi dopo il conducente ferma la corsa e scende immediatamente dal veicolo.
Cadoni, che in seguito alla sua condotta di guida è stato anche licenziato dalla sua azienda, è stato iscritto fin da subito nel registro degli indagati per il reato di omicidio stradale dal Pubblico Ministero della Procura di Nuoro dott. Ireno Satta, ma prima ancora che il Sostituto Procuratore chiudesse le indagini preliminari, di fronte alle sue schiaccianti responsabilità, ha chiesto di patteggiare la pena e si è così giunti all’udienza di mercoledì 3 luglio e alla condanna a due anni.
Serigne Gueye ha lasciato la moglie e tre figli che risiedono in Senegal, un’altra figlia che vive in Francia, due sorelle e un fratello, anch’egli emigrato in Italia, in Lombardia. I suoi familiari, attraverso l’Area manager Sardegna Michele Baldinu, per fare piena luce sui fatti e le responsabilità del drammatico incidente e ottenere giustizia, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A.