Pecore morte e un cammello tra la folla, Carnevale choc a Ovodda

Animali uccisi e maltrattati al Carnevale di Ovodda.

Il tradizionale Carnevale di Ovodda, noto come “Mehuris de Lessia” e celebrato il mercoledì delle Ceneri, è stato quest’anno al centro di accese polemiche a causa di episodi maltrattamenti di animali, esposti tra la gente durante le vie del paese.

Ciò che ha scatenato indignazione non è solo il cammello costretto a sfilare in mezzo alla folla, manifestando evidenti segni di disagio e stress, ma anche un carro allegorico che ha esibito delle pecore morte e insanguinate come ornamento.

Il cammello in strada e le pecore morte.

Diverse persone che hanno assistito al Carnevale di Ovodda non hanno potuto fare altro che notare che il cammello, portato a spasso tra le vie del centro storico, mostrava forti segni di stress e disorientamento, anche per la presenza di una vasta folla ad assistere all’orrore.

Il Carnevale di Ovodda è celebre per il suo carattere trasgressivo e il forte legame con le tradizioni locali. Durante la manifestazione, figure come “Don Conte” e “sos Intintos” vagano per le strade del paese, incarnando lo spirito anarchico e satirico della festa. Un altro carro esibiva alcune pecore sgozzate, dove si potevano notare anche sangue e organi interni fuoriusciti.

Questi episodi non sono naturalmente passati inosservati e hanno fortunatamente aperto un dibattito sul rispetto per gli animali, sacrificato in nome delle tradizioni. La sindaca di Ovodda sul quotidiano La Nuova Sardegna ha risposto alle critiche riguardo l’uso degli animali durante il rito di Merhulis de Lessia, sostenendo che nessun animale sia stato maltrattato, sottolineando il rispetto per la cultura dell’allevamento e la simbologia legata agli animali. Il punto di attrito sembra essere la percezione esterna, soprattutto tramite i social, che può portare a interpretazioni distorte.

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