La foto del buco nero fa il giro del mondo.
È soddisfatto Ciriaco Goddi, lo scienziato di Orune che, per primo, aveva fotografato il buco nero nella Via Lattea. Ieri il docente presso l’Università di Cagliari ha esultato, dopo che è stata catturata l’immagine di Sagittarius A, al centro della nostra Galassia, nella Via Lattea.
Quella di ieri è la seconda immagine di un buco nero mai rivelata dai ricercatori, ma è stata anche la più faticosa. Per acquisirla ci sono voluti 5 anni di duro lavoro e l’impiego di decine di ricercatori da tutto il mondo che hanno partecipato al progetto Event Horizon Telescope (EHT) Collaboration.
L’immagine è stata ricostruita grazie alle prime acquisizioni, avvenute nel 2017. Nel corso degli anni successivi si è reso necessario l’impiego di due nuovi telescopi che hanno consentito di avere foto più nitide. In sostanza, questo ha permesso di testare la relatività generale di Einstein proprio a ridosso dell’orizzonte degli eventi, quindi alla frontiera ultima di un buco nero, dove la gravità è più estrema e quindi in un regime mai testato in precedenza.