Le ricerche a Cala Luna.
Si lavora senza sosta, ininterrottamente, per cercare di salvare un subacqueo disperso nella grotta sommersa di Cala Luna. La speranza è quello di trovarlo ancora in vita.
I soccorsi.
Il sub, un poliziotto della Questura di Nuoro, si era immerso nella tarda mattinata di ieri. Insieme a lui c’era il suo istruttore che, non vedendolo risalire, ha lanciato l’allarme alla Guardia Costiera. Sul posto è arrivata una prima motovedetta dalla Caletta ed un’altra da Cala Gonone. Alle operazioni hanno contribuito anche i vigili del fuoco di Cagliari e Sassari, che hanno perlustrato il tratto di mare sia con i sommozzatori che in elicottero.
La task foce dei vigili del fuoco.
Il centro operativo del 115 ha inviato una “task force Nazionale” di speleosub dalla Campania permettendo il proseguire ininterrotto delle ricerche. Le immersioni si sono fermate alle 4:30 del mattino per il ripristino delle attrezzature per poi riprendere alle prime luci dell’alba. Ora sono 10 gli speleosub dei vigili del fuoco che si alternano nell’immersione finalizzata alla ricerca 5 della task force sarda e 5 della task force campana. Mentre gli specialisti sommozzatori, dopo un analisi delle correnti, stanno proseguendo l’ispezione dei fondali partendo dal porto di Dorgali verso Cala Luna. Nel frattempo è stato predisposto anche un ulteriore rinforzo dal Comando vigili del fuoco di Vicenza e Napoli che saranno aviotrasportati.
La speranza.
La grotta sommersa della Risorgenza di Cala Luna si sviluppa per circa 500 metri, ed arriva ad una profondità di circa 40 metri. La speranza è che siano presenti sacche d’aria che possano garantire la sopravvivenza dell’uomo.