Finta compravendita di barche di lusso, maxi truffa scoperta a Arbatax

La truffa sulla compravendita delle barche di lusso ad Arbatax.

Una fittizia compravendita di una flotta di natanti di lusso, completi di motori, destinati all’attività commerciale nelle coste dell’Ogliastra, per un valore complessivo di 861.124,80 euro, nonché di tre stampi per la costruzione di uno scafo denominato “House Boat Luxury” per un valore di 284.016 euro. Le Fiamme Gialle della Sezione Operativa Navale di Arbatax, in sinergia con il personale della Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Guardia di Finanza della Procura di Lanusei e col tecnico forense (CFDA) della Tenenza Guardia di Finanza di Arbatax, sotto la direzione del Procuratore della Repubblica di Lanusei Biagio Mazzeo, dopo un’articolata operazione di polizia giudiziaria, durata circa due anni, denominata “Five Sisters”, hanno disarticolato un’organizzazione di soggetti giuridici operanti in varie regioni d’Italia.

Su delega della Procura della Repubblica di Lanusei, i finanzieri hanno concentrato le indagini su alcune società con precedenti specifici in materia penale, fiscale e fallimentare, una delle quali presente nel territorio ogliastrino ed operante nel settore nautico. Dalle attività sono emersi elementi concreti riconducibili alle illecite condotte, poste in essere da diverse persone in concorso tra loro, che configuravano il reato di “truffa” tramite l’emissione di molteplici fatture e documenti di trasporto per operazioni inesistenti. Dal controllo incrociato delle informazioni acquisite in tutto il territorio nazionale, dalle perquisizioni, i sequestri, dalle dichiarazioni delle persone informate sui fatti, nonché dall’analisi dei dati presenti sui computer della società ogliastrina, effettuata dal perito forense della Tenenza di Arbatax, emergevano responsabilità in capo a 5 soggetti riconducibili direttamente ed indirettamente alle società attenzionate che, mediante artifizi e raggiri hanno simulato, in concorso tra loro, la compravendita dei predetti natanti al fine di truffare e ottenere illegittimamente finanziamenti da parte di una società attiva a livello internazionale, avendo di fatto ottenuto un vantaggio economico per oltre un milione di euro.

La truffa si è concretizzata ponendo in essere, attraverso l’interposizione di diverse società complici, la fittizia compravendita dei natanti di lusso e degli stampi in vetroresina per la costruzione di “House Boat Luxury” tra due diversi soggetti giuridici riconducibili alla stessa persona fisica, in danno alla società truffata, la quale non ha infine ricevuto il corrispettivo dovuto. L’operazione ha avuto come conseguenze il deferimento all’autorità giudiziaria dei rappresentanti legali delle predette società e di un consulente tecnico, per i reati di concorso in truffa ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nonché l’avvio di attività orientate all’accertamento dell’insolvenza di una società del settore nautico, operante in territorio dell’Ogliastra, destinataria dei beni oggetto della truffa, concretizzata successivamente con la dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Lanusei.

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